Stagione 2008 - Serale
dal 30 agosto ore 21.00 (lunedì riposo)

Il mercante di Venezia

di William Shakespeare

Regia di Loredana Scaramella

Produzione:

Politeama s.r.l.
Scontro culturale, dimenticanza e intolleranza da parte dei figli alle leggi dei padri. Conflitto fra amicizia e amore. Amore, generosità e bellezza contro dovere, egoismo, rigore, competizione. Questi i temi, sempre attuali, che Shakespeare affronta nel Mercante di Venezia. 
In una Venezia notturna ed efficiente, lo squattrinato Bassanio trascina l’amico Antonio su una strada che potrebbe portarlo alla rovina, mentre a Belmonte Porzia aspetta invano qualcuno che la liberi dal voto paterno ris...
Scontro culturale, dimenticanza e intolleranza da parte dei figli alle leggi dei padri. Conflitto fra amicizia e amore. Amore, generosità e bellezza contro dovere, egoismo, rigore, competizione. Questi i temi, sempre attuali, che Shakespeare affronta nel Mercante di Venezia. 
In una Venezia notturna ed efficiente, lo squattrinato Bassanio trascina l’amico Antonio su una strada che potrebbe portarlo alla rovina, mentre a Belmonte Porzia aspetta invano qualcuno che la liberi dal voto paterno risolvendo l’enigma necessario per ottenere la sua mano. La storia racconta che Bassanio risolve il mistero e conquista il cuore della colta, sofisticata Porzia che poi dovrà perdonare il tradimento che l’amante compie ai suoi danni per favorire l’amico Antonio. Un perdono facile, quello degli amanti, che da sempre così cercano di sopravvivere a  offese e tradimenti. 
Diverso è l’esito della partita fra l’Ebreo e il Cristiano. 
A Venezia, dove è la classe dei mercanti ad essere “principesca”, il commercio è la zona di eccellenza e l’aristocrazia si occupa di tutelarla con leggi che difendano gli affari. La Repubblica per questo è tollerante con gli stranieri ed offre ospitalità al mondo eterogeneo dell’epoca. Ma quando uno straniero tocca i privilegi di un mercante, rispettando la legge e portandola alle sue estreme e paradossali conseguenze, allora la legge deve flettersi alla necessità di salvare il Mercante. E l’etica inflessibile dell’Ebreo Shylock, che non conosce mediazione né perdono, punta il dito sulla parzialità della legge veneziana e fa apparire quasi strumentale il discorso della clemenza e del perdono che rende la cattolica Venezia più elastica nelle sue sentenze, certo, ma assai poco affidabile. L’Ebreo se ne va  in silenzio e la sua uscita di scena segna la sconfitta della rigidità della legge antica rispetto alla moderna, proteiforme legalità. 
Shylock è un ebreo nel senso più antico del termine - ibril “colui che vive di là dal fiume” - quindi l’Altro in tutte le sue accezioni, l’Altro verso cui la Legge fatica ad essere giusta.

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Cast

Shylock:
Carlo Ragone
Antonio:
Lino Guanciale
Bassanio:
Mauro Santopietro
Porzia:
Loredana Scaramella
Il doge di Venezia:
Roberto Mantovani
Trio William Kemp:

 

Regia:
Loredana Scaramella
Traduzione e adattamento:
Loredana Scaramella
Maestro movimenti di scena:
Alberto Bellandi
Musiche:
Stefano Fresi
Costumi:
Marco Calandra
Aiuto regia:
Ivan Olivieri, Tiziano Panici
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